Torna dopo otto anni il capolavoro del Guercino per la rinascita di Cento, dopo il sisma del 2012
La Diana cacciatrice, capolavoro del Guercino realizzato nel 1658, opera matura dell’artista, sarà esposta a Cento per la seconda volta, nella mostra “Emozione barocca. Il Guercino a Cento” in programma dal 9 novembre 2019 al 15 febbraio 2020.
Il dipinto che fa parte della Collezione della Fondazione Sorgente Group – presieduta da Valter e Paola Mainetti – è già stato esposto nella Pinacoteca Civica di Cento nel 2011, accanto al ritratto del conte Fabio Carandini, che ne aveva commissionato l’opera al Guercino.
Concedere in prestito la Diana cacciatrice – ha dichiarato Paola Mainetti, Vice Presidente della Fondazione Sorgente Group – è un onore al quale la nostra Fondazione ha aderito con convinzione, per consentire ad un pubblico ampio e differenziato di ammirare l’opera del Guercino, di cui io e mio marito Valter siamo collezionisti, e per offrire un contributo alla rinascita di Cento, dopo il sisma del 2012.
La rassegna, che vuole rendere omaggio al cittadino più illustre di Cento – Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino – presenterà oltre 70 opere che tracciano il percorso stilistico dell’artista, dalla formazione alla maturità.
La mostra promossa e organizzata dal Comune di Cento, l’Assessorato alla Cultura e il Centro Studi Internazionale ‘Il Guercino’, si snoderà su un percorso espositivo che vedrà coinvolte la Pinacoteca San Lorenzo e la Rocca di Cento, ma anche altri luoghi depositari di opere del Maestro: la Chiesa parrocchiale di Sebastiano di Renazzo, la chiesa di Sant’Isodoro di Penzale e la Chiesa dei SS Rocco e Sebastiano. L’iniziativa coinvolgerà l’intera città, attraverso eventi collaterali come i led wall nel Palazzo del Governatore, sulla piazza dedicata al pittore centese, espandendo l’esposizione al di là delle sedi tradizionali, con conferenze e convegni di approfondimento.
E’ stata scelta per l’inaugurazione della Mostra la data dell’8 di novembre, giorno del compleanno di Sir Denis Mahon, lo storico dell’arte che, dedicando la sua vita al Barocco italiano, con i suoi studi ha portato alla luce artisti incomparabili come il Guercino, fino ad allora non conosciuto nella sua grandezza.
Contatti:
Ilaria Fasano, Responsabile Comunicazione Fondazione Sorgente Group, i.fasano@sorgentegroup.com – Tel. 06-90219014 – 339-6409259
Beatrice Forti, Ufficio Stampa per Fondazione Sorgente Group, b.forti@sorgentegroup.com – Tel. 06-90219012 – 345-2485682
Onelia Onorati, Ufficio Stampa per Fondazione Sorgente Group, o.onorati@sorgentegroup.com – Tel. 06-90219019 – 349-7839292
Breve scheda critica dell’opera. Il gesto istintivo della dea è magnificamente reso dal pennello del Guercino che non risparmia dettagli che accrescono il dinamismo della scena, come le vesti svolazzanti della donna che ne risaltano la corsa. Particolare attenzione merita soprattutto il movimento del cane, che volge il suo collo ad osservare Diana, a chieder conto della brusca interruzione con la sua inconfondibile espressione interrogativa. Evidente è l’iconografia della dea, che presenta una falce di luna sopra il suo capo, incarnando la Luna Selene, ricordata ancora da Apollodoro. E’ questa un’opera dall’eleganza ellenistica, nella quale la Diana mostra una delicata sensualità. Una carnalità che è resa tenera da colori luminosi e delicati, accostati morbidamente, dalla stesura pittorica levigata. Anche lo sfondo paesaggistico è placido, rasserenante. E’ del resto un’inclinazione che ritroviamo nella fase conclusiva della carriera di Guercino, dopo il trasferimento a Bologna nel 1642.
Guercino realizzò il dipinto nel 1658 per il conte Fabio Carandini di Roma. Il nobile aveva origini modenesi ma si era trasferito a Roma nel 1608. Anche il dipinto venne spedito nella città eterna dove rimase fino alla prima metà del 1900. Fu poi acquistato dall’architetto milanese Lino Invernizzi e successivamente entrò a far parte di una collezione pugliese. Nel 2009 la Fondazione Sorgente Group ha acquistato all’asta l’opera del Guercino Diana Cacciatrice. La Fondazione ha poi incaricato Nicola Salini di curarne la pulitura e il restauro.
La Fondazione Sorgente Group, Istituzione per l’Arte e la Cultura, senza finalità di lucro è stata istituita nel gennaio del 2007 grazie al sostegno economico del Gruppo finanziario immobiliare Sorgente Group, con lo scopo di valorizzare, promuovere e divulgare, sia a livello nazionale che internazionale, tutte le espressioni della cultura e dell’arte appartenenti al nostro patrimonio culturale. La Fondazione Sorgente Group, presieduta da Valter e Paola Mainetti, possiede una ricca collezione d’arte che si divide in una raccolta di pitture antiche con una particolare attenzione alla scuola bolognese ed emiliana del Seicento, con opere di Guido Geni e di Guercino, e in importanti opere archeologiche di epoca greca e romana, tra cui la celebre Athena Nike del 430 a.C. fino ai ritratti imperiali di epoca giulio claudia. La valorizzazione della collezione avviene attraverso pubblicazioni scientifiche, eventi culturali e mostre temporanee direttamente organizzate presso il proprio “Spazio Espositivo Tritone”. La Fondazione ha assunto anche l’incarico di curare, valorizzare e promuovere le opere archeologiche e pittoriche della raccolta privata Collezione M, che nata negli anni ’30, possiede una ricca collezione di dipinti antichi tra la pittura del Seicento e il vedutismo romano settecentesco, fino a opere del Boldini e di reperti archeologici con la raccolta più numerosa di capitelli e colonne antiche in marmi policromi (www.collezione-m.it). Nel perseguimento ottimale delle proprie finalità e obiettivi, la Fondazione coinvolge eminenti personalità nei campi di pertinenza dietro la guida del Direttore Scientifico Prof. Claudio Strinati. Cariche: Presidente Valter Mainetti, Vicepresidente Paola Mainetti, Curatrice per l’Archeologia Valentina Nicolucci, Curatore per la Pittura Gian Maria Mairo (www.fondazionesorgentegroup.com).

