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La Madonna col Bambino, immagine simbolo della maternità cristiana nei secoli

Madonna col Bambino, Sassoferrato, Collezione Fondazione Sorgente Group Valter Mainetti
Tre capolavori con la raffigurazione della Madonna col Bambino della Fondazione Sorgente Group, presieduta da Valter Mainetti, ci svelano i diversi aspetti devozionali nei secoli 

di Valentina Nicolucci

L’immagine della Madonna insieme a Gesù, ancora bambino tenuto in braccio, trova la sua prima rappresentazione nell’affresco delle catacombe di Priscilla a Roma, risalente alla metà del III secolo.

Questa gestualità e iconografia ha segnato tutti i periodi storici nell’evoluzione del significato profondo che avvolge queste opere nelle diverse epoche. Anche in antico nelle civiltà preistoriche non solo europee, sono state scoperte sculture spesso in terracotta che raffigurano la Maternità nella medesima iconografia, fino ad arrivare nell’Antico Egitto con immagini di Iside che allatta Horus. Nel mondo cristiano l’immagine della maternità della Madonna assume significati sempre più ampi simboleggiando la Chiesa nell’abbraccio ecumenico di protezione per l’umanità. 

Nella Collezione della Fondazione Sorgente Group, presieduta da Valter Mainetti, vi sono tre splendidi capolavori dove è raffigurata la Madonna col Bambino e che sono stati raccontati da Claudio Strinati, direttore scientifico della Fondazione, nei video dedicati della serie “Dieci capolavori della Fondazione Sorgente Group in cinque secoli”.

Pinturicchio Madonna con Bambino Fondazione Sorgente Group Mainetti

Proprio nella prima puntata Claudio Strinati, direttore scientifico della Fondazione, ci illustra la famosa Madonna con Bambino benedicente del Pintoricchio, databile verso gli ultimi anni del Quattrocento, nel periodo forse più alto del Maestro che aveva concluso l’esperienza della Cappella Sistina ed era in stretto contatto con l’altro grande protagonista dell’arte umbra del Quattrocento, il Perugino. Nell’opera c’è tutta la delicatezza e l’intimità di espressione che resero il Pintoricchio famoso e stimato. L’iconografia è collegabile all’antico tema della “Vergine del mare” per la presenza del porto, quale approdo sicuro per i naviganti e i credenti, nella caratterizzazione di Maria come Stella Maris. 

Ricorda Valter Mainetti: “Con orgoglio l’opera è stata esposta alla Galleria Nazionale dell’Umbria in occasione delle celebrazioni per il 550° anniversario della nascita del Pinturicchio, uno degli artisti più importanti del Rinascimento”

Madonna con il Bambino, San
Giovannino e Angeli, Michele Tosini, detto Michele di Ridolfo del
Ghirlandaio

Si amplia il significato e il messaggio ecumenico del dipinto Madonna con il Bambino, San Giovannino e Angeli, realizzato da Michele Tosini, detto Michele di Ridolfo del Ghirlandaio nella metà del XVI secolo.

Importante testimonianza della scuola fiorentina del XVI secolo, il dipinto ci mostra una scena quasi teatrale di profonda sacralità, dietro cui si cela un sentimento di affetto familiare, grazie alla presenza non solo di Gesù, ma anche di San Giovannino e degli Angeli. Lo sguardo di Maria è immerso in un pensiero profondo, che sembra meditare sui rapporti familiari, sugli affetti, in una dimensione che diviene più ampia nell’abbraccio simbolico all’Umanità. Siamo nel periodo in cui, dopo la predicazione di Girolamo di Savonarola, che aveva duramente affermato la laicità delle arti, ritorna una produzione artistica religiosa carica di affetti e di sensibilità interiore.

Come nelle preghiere che si rivolgono alla Madonna di Fatima, e quelle composte dallo stesso Papa Francesco, il suo sguardo materno non è rivolto solo a Gesù, ma a tutti coloro che le chiedono aiuto, “Volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi”.

Madonna col
Bambino di Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato.

L’amorevole tenerezza della Madonna si coglie appieno nell’esemplare Madonna col Bambino di Giovanni Battista Salvi (1609-1685), detto il Sassoferrato.   

Si notano le cromie nitide e sintetiche e il disegno purissimo arricchito di una carica di emotività che stupisce. Secondo Strinati, il garbo, l’educazione e la compostezza che emana il dipinto rappresentano un paradigma della pittura seicentesca italiana. Commuove lo sguardo del Bambino che posa la testa su sua madre, gentile, sorridente e lo sguardo discreto della Madre. Ma questa è l’Arte del Sassoferrato: non vi è dubbio che il Sassoferrato sia stato allievo del Domenichino alla fine degli anni 30 del Seicento, ma troviamo nella sua forma figurativa una sensibile influenza raffaellesca, riscontrabile in quella tenerezza, dolcezza materna e affettuosità del bambino verso la mamma. In questa opera leggiamo una connessione fortissima tra la purezza francescana e la profonda fede religiosa del Sassoferrato nel buon gusto dei costumi della classe dirigente del Seicento. 

Le confortanti e accoglienti immagini di Maria, madre di Gesù, scaldano il cuore e confortano fin dalle origini lo spirito dei Cristiani, che nella gestualità e nello sguardo della Vergine cercano l’abbraccio materno che sempre è concesso.

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La Madonna col Bambino, immagine simbolo della maternità cristiana nei secoli
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